lunedì 11 marzo 2024

L'Italia della pizza a Tramonti. Prima edizione di "PizzAcademy" con i vini Doc Costa d'Amalfi




Spettacolare jam session di maestri pizzaioli venuti da tutta Italia a Tramonti, il paese della pizza, ospiti dell’Associazione Pizza Tramonti presieduta dal vicesindaco Vincenzo Savino. Sono stati loro i protagonisti della prima edizione di PizzAcademy, organizzata per divulgare la straordinaria storia dei pizzaioli tramontani che hanno coltivato l’arte della pizza in tutt’Italia e nel mondo, e per mettere a confronto le più mportanti scuole di pizza. La scuola dei pizzaioli tramontani ha incrociato così la scuola napoletana tradizionale, la napoletana contemporanea, la cilentana, la romana, la casertana, in un tripudio di sapori e di profumi. Sede dell’evento la storica pizzeria Al Valico di Chiunzi, dove davanti ad una platea di gastronomi e giornalisti specializzati si sono esibiti nell’ordine: Vittorio e Graziano Giordano, Fortunato Amatruda, Sasà Martucci,Carmine Nasti, Francesco Ferrara, Matteo Vari, Francesco Giordano, Giovanni Mandara, Pietro Manganelli,Alfonso Simeone, Errico Porzio, Antonio Vuolo, Raffaele Bonetta, Vincenzo Nese, Francesco Maiorano,Giuseppe Giordano, Antonio Erra, Raffaele Vitagliano, Giuseppe Imperato.

 


Le pizze proposte:

VITTORIO E GRAZIANO GIORDANO, Il Valico - Tramonti “Pizza Graziano”: Pizza a metro due gusti - Fave, pancetta, cipolle, pomodorini gialli, pomodorini rossi, provola e Fior di Latte/ Provola, Fior di Latte, rucola, finocchietto selvatico, scaglie di pecorino e limone grattugiato.

FORTUNATO AMATRUDA, Anima Romita - Crema “Pizza Tramonti Contemporanea, friarielli e sfusato amalfitano”: Fior di Latte “Caseificio Al Valico”, friarielli saltati aglio olio e peperoncino, marmellata di limone sfusato amalfitano “Agriturismo Il Tintore”, maionese di colatura di alici di Cetara DOP.

SASÀ MARTUCCI, I Masanielli - Caserta “Margherita Casertana”: Passata di pomodoro riccio, stracciatella, olio EVO “Sasà Azienda Olivicola Petrazzuoli”.

CARMINE NASTI, Da Nasti - Bergamo “Pala integrale - l’evoluzione”: Pala integrale speziata al finocchietto selvatico - Fior di Latte di Tramonti, pomodori secchi “Terra di Mezzo”, acciughe “Armatore”, marmellata di limoni canditi di Tramonti Costa d’Amalfi “Il Tintore”, olio EVO di Tramonti.

FRANCESCO FERRARA, Bella Napoli - Vigevano “Divina Peschiera”: Impasto farina 0, base Fior di Latte in cottura, in uscita scarola e olive saltate in padella con scaglie di tonno amalfitano, caciocavallo, pomodori secchi, basilico, olio EVO e zeste di sfusato amalfitano.

MATTEO VARI, Pala Romana - Formatore “Tramonti incontra Roma”: Pizza in pala romana ripiena di crema di zucca, provola affumicata, salsiccia nostrana. Impasto aromatizzato alla finocchiella, con 50% biga, 50% tipo 1 macinata a pietra, 75% di idratazione, 2% sale, 2,5% olio.

FRANCESCO GIORDANO, Serenella - Brescia “Sapori di Tramonti”: Impasto della tradizione con finocchietto, provola affumicata, scarola con olive e capperi “Terra di mezzo”, pomodori secchi “Terra di mezzo” e stoccafisso della nonna.

GIOVANNI MANDARA, Piccola Piedigrotta - Reggio Emilia “Le Ferriere”: Mozzarella, germogli di cipolla, cedro di Pucara, uva caramellata, acciughe, pepe bianco affinato con lo sfusato, impasto integrale e grani antichi con acqua di mare del Mediterraneo in aggiunta infusione di finocchietto selvatico senza aggiunta di sale, farina di canapa, farina di carruba.

PIETRO MANGANELLI, La Panoramica - Giungano “Pizza Cilentana”: L'impasto è preparato con acqua, mix di farine, sale, olio EVO e lievito naturale. Il condimento è preparato con pomodori, olio extravergine di oliva, basilico, origano, aglio e cacioricotta di capra di Giungano.

ALFONSO SIMEONE, Il Frescale - Tramonti “Pizza costiera”: Integrale con finocchietto, pomodorini del piennolo rosso e giallo, Fior di Latte e provola affumicata, filetti di acciughe, origano di montagna, noci, zest di limone, cialde di corallo al basilico e olio al basilico.

ERRICO PORZIO, Errico Porzio “Partenope”: Base di passata di datterino giallo e Fior di Latte, condita all’uscita con crema di piennolo rosso e formaggio al basilico.

ANTONIO VUOLO, Gran Morane - Modena “Le Contrade”: Impasto della tradizione di Tramonti, pomodoro rosso “Re Fiascone”, Fior di Latte Tramonti, capocollo tramontano, melanzane viola sott’olio piccanti.

RAFFAELE BONETTA, Pozzuoli - Napoli “Pizza in doppia cottura”: Impasto con lievito madre. Acciuga, Fior di Latte, burro mantecato, zest di limone.

VINCENZO NESE, ‘ Scugnizzo - Stradella “Provola e pepe del Principe”: Provola affumicata di Tramonti, mela annurca, lardo di Tramonti, pomodorino giallo, pepe macinato fresco, basilico, olio EVO.

FRANCESCO MAIORANO, San Francisco - Polvica “Nonna Argentina”: Pizza integrale fritta e asciugata al forno con pomodoro corbarino, scamorza affumicata e croccante di pancetta artigianale di Tramonti.

GIUSEPPE GIORDANO, Già Pizz’ino – Alessandria  Impasto con germe di grano, acqua San Bernardo, lievito, sale, olio EVO. Basilico, Grana Padano, pomodorino giallo con il pizzo “I Sapori di Corbara”, Fior di Latte, acciughe, pecorino dei Monti Lattari “Caseificio Aurora”, olio EVO, origano selvatico di Tramonti, pepe nero. Pizza cotta a Pizz’ino (metodo di cottura brevettato).

ANTONIO ERRA, Da Regina - Tramonti “Pizza Classica Integrale”: Vellutata di broccoli, Fior di Latte, salsiccia, stracciata di vaccino.

RAFFAELE VITAGLIANO, Pizzeria Roma - Novara “Gnocco all’amalfitana sulla pizza”: Sugo di pomodoro cotto a bassa temperatura, patate lesse al burro noisette, crema di mozzarella Fior di Latte, pesto di basilico, pomodorini ciliegino scottato, Parmigiano Reggiano grattugiato.

GIUSEPPE IMPERATO, Il Porticciolo - Maiori “Profumo dei Monti”: Base pizza classica con farine integrali, Fior di Latte di Tramonti, soppressata di suino nostrano, pomodorino corbarino giallo e rosso, caciocavallo vaccino stagionato, basilico e origano.

Il giornalista  Luciano Pignataro ha presentato la manifestazione, affiancato da una delegazione AISper sperimentare gli abbinamenti fra le varie pizze e i vini DOC Costa d’Amalfi delle aziende Apicella, Reale, Marisa Cuomo, San Francesco, Ida Giordano, Ettore Sammarco e Tagliaferro. La chiusura in dolcezza è stata affidatasono al maestro Sal De Riso, presidente dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani. 

La pizza di Tramonti  ha ottenuto nel 2010 la certificazione De.Co, la Denominazione Comunale di Origine) e della “Montiera Amalfitana”.

Ideatore e promotore del progetto, il presidente dell’Associazione Pizza Tramonti e vicesindaco del paese Vincenzo Savino ha dichiarato: “Dar vita ad una Accademia della Pizza che sapesse coinvolgere professionisti di vario tipo, da maestri pizzaioli di fama internazionale ad affermati critici gastronomici, giornalisti ed esperti è stato per noi un progetto in cui abbiamo fermamente creduto. Ritenevamo che fosse importante avere un momento di incontro e confronto fra le varie scuole di pizza, rappresentate da un’autorevole selezione dei più importanti pizzaioli italiani. Sono emersi interessanti spunti su cui riflettere e lavorare. Ci metteremo subito all’opera per la seconda edizione, che si terrà sempre a Tramonti nella primavera 2025.”

Info

+39 3207987979 - www.pizzatramonti.com - pizzaintramontes@gmail.com 








mercoledì 6 marzo 2024

Roma, Enoturismo 4.0, il più completo manuale sul turismo del vino italiano presentato a Roma

 

Scritto a quattro mani da Dario Stefàno e Donatella Cinelli Colombini con il contributo di: Le Donne del Vino, Movimento Turismo del Vino, Città del Vino, Nomisma Wine Monitor. In Italia il settore vede ancora piccole cantine con accoglienza familiare, la wine hospitality affidata alle donne, difficile trovare personale formato

 

 È stato presentato oggi a Palazzo Giustiniani, «Enoturismo 4.0 - Osservatorio Enoturismo: Evoluzione del digitale» (Agra Editrice pp. 211 €25,00), un focus sul settore enoturistico con particolare attenzione all'impatto delle tecnologie digitali. Sono intervenuti il ministro del Turismo Daniela Santanchè, l’onorevole Dario Stefàno, il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella, il presidente dell’Oiv Luigi Moio (con un videomessaggio), l’autrice e imprenditrice vitivinicola Donatella Cinelli Colombini, la presidente Associazione Le Donne del Vino Daniela Mastroberardino, il presidente del Movimento Turismo del Vino Nicola D’Auria, il presidente dell'Associazione Città del Vino Angelo Radica, Denis Pantini, Responsabile Agrifood e Roberta Gabrielli, Head of Marketing e Business Processes di Nomisma-Wine Monitor. 

Il manuale è la più larga e documentata analisi delle destinazioni del vino italiane, cioè città e cantine, che sono state indagate da Nomisma Wine Monitor su un partecipato campione di 145 comuni e 265 imprese.

Oltre alla fotografia dell’evoluzione di un comparto che si sta consacrando strategico per tutto il turismo italiano vengono finalmente definite le categorie in cui raggruppare le cantine che già adesso registrano 15 milioni di accessi ogni anno e ricavano sul fronte enoturistico mediamente il 7% del loro business enoico:  piccola cantina con accoglienza familiare (39%), cantina con rilevanza storica, architettonica o artistica (14%), brand famoso/marchio storico (12%), cantina con rilevanza paesaggistica o naturalistica (11%), cantina organizzata per l’incoming (11%) e cantina dotata di offerta innovativa (11%).

Oltre ai dati statistici e al commento sulla fotografia delle dinamiche di settore, «Enoturismo 4.0» contiene degli affondi che vogliono rappresentare dei manuali d’uso per gli uffici turistici delle Città del Vino e per le cantine aperte al pubblico. Il focus, spiegato in queste sezioni da Donatella Cinelli Colombini, è sul significato e il funzionamento del wine club e sui vantaggi di un uso coordinato dei social network e della tecnologia per ampliare i follower che ne rappresentano il principale bacino di utenza, così come per l’e-commerce proprietario. Un set di preziose linee guida per chi desidera ampliare la propria visione di business da chi sperimenta sul campo le novità sulla wine hospitality.

Le dichiarazioni

Daniela Santanchè, Ministro del Turismo: «Dobbiamo aiutare il settore a costruire offerte turistiche sempre più diversificate perché ormai non parliamo più di turismo ma di turismi. E l’enoturismo è una forma di turismo che ci aiuta anche a destagionalizzare perché spesso le cantine sono collocate in luoghi meno conosciuti intorno ai quali si possono costruire percorsi turistici differenti. Serve quindi un’offerta di qualità supportata da percorsi di alta formazione. Lasciatemi poi aggiungere, proprio perché siamo a ridosso dell’8 marzo: questo settore dà lavoro a molte donne e le rende indipendenti economicamente e quindi più libere, e questo è un passo importante contro la violenza di genere».

Dario Stefàno, autore e docente universitario: «Questo libro continua a volere essere occasione non solo di verifica dell’evoluzione di un fenomeno legato in modo profondo a due asset strategici del nostro Paese, quali sono, appunto, il turismo e il vino; ma anche di pungolo e richiamo affinché legislatore e governo colgano e, possibilmente, anticipino input e tendenze che caratterizzano questa peculiare declinazione del turismo esperienziale».

Riccardo Cotarella, Presidente di Assoenologi: «L’Italia è il Paese più ricco al mondo di ricchezze naturali: biodiversità e trasversalità territoriale. Ogni campanile ha il suo vino, che rappresenta un simbolo e un bene. Il vino è cultura, storia, passione. È nato con l’uomo. Il problema dell’Italia è che non facciamo sistema e questo crea problemi di comunicazione sul vino a livello internazionale. L’enoturismo non è solo economia ma divulgazione: chi viene nelle nostre aziende, diventa un nostro ambasciatore in tutto il mondo».

Luigi Moio, Presidente dell'OIV: «L’enoturismo è un comparto strategico per tutti. L’Italia è un museo del vino a cielo aperto. Siamo un modello reale di diversità del vino, che è possibile comunicare e trasmettere agli appassionati solo accogliendoli nei luoghi. I suggerimenti che vengono dati in questo manuale servono per approfondire e per perfezionare l’accoglienza, oltre a costituire un ottimo strumento di studio».

Donatella Cinelli Colombini, autrice e imprenditrice vitivinicola: «La mia parte del libro contiene le “istruzioni per l’uso” delle novità emerse dalle indagini. Insegna, ad esempio, cosa sono i winery club e come mai in USA funzionano e da noi no, perché le cantine devono usare più tecnologia nel rapporto con i visitatori e smettere di proporre “esperienze del vino fotocopia”. La parte più nuova riguarda le donne del vino. È breve ma è la prima raccolta organica delle informazioni sul vino al femminile in Italia. Mostra due cose: che le donne delle aziende del vino sono le più vicine al tetto di cristallo e che la parità di genere si raggiunge procedendo in modo asimmetrico cioè presidiano le attività più congeniali alle donne. Infatti nelle cantine le donne sono minoritarie nel settore produttivo ma dominano, anche in termini di progressioni di carriera, il comparto più vicino ai consumatori cioè commerciale, enoturismo, comunicazione e marketing».

Daniela Mastroberardino, Presidente dell’Associazione Le Donne del Vino: «Da due anni, la nostra Associazione ha avviato una sperimentazione per introdurre il vino fra le materie di studio degli Istituti Turistici e Alberghieri di tutta Italia. Ora chiediamo che la materia vino entri a pieno titolo nella didattica italiana. Abbiamo coinvolto migliaia di studenti in tutte le regioni con la sola forza delle nostre associate: nel sogno di tutte noi c’è una nuova generazione di futuri responsabili delle sale dei ristoranti così come di futuri manager di uffici turistici, agenzie di viaggio o alberghi che conoscono le nozioni base sul vino e sui territori del vino. In un’Italia dove l’agroalimentare è sempre più importante per il turismo non è possibile continuare a insegnare solo arte, territori e geografia turistica ai futuri manager dell’incoming».

Nicola D’Auria, Presidente del Movimento Turismo del Vino: «La collaborazione tra il Movimento Turismo del Vino e l'Osservatorio ha evidenziato il ruolo cruciale dell'enoturismo in Italia, sia sotto il profilo economico che culturale. Questo approfondimento ha rivelato come l'accoglienza, intesa come offerta di un'esperienza immersiva legata al vino e al territorio, sia fondamentale per il successo dell'enoturismo. La partecipazione del Movimento, che opera da una posizione privilegiata con un contatto diretto e quotidiano con l’enoturista, ha quindi evidenziato l'importanza di valorizzare il vino e il territorio attraverso un turismo sostenibile e responsabile, ponendo enfasi sulla qualità dell'esperienza offerta ai visitatori in cantina».

Angelo Radica, Presidente dell'Associazione Città del Vino: «Enoturismo 4.0 rappresenta un manuale quanto mai utile per tutti i comuni del vino italiano. In linea con i dati raccolti nelle precedenti diciotto edizioni dell’Osservatorio, si evidenzia come far parte dell’associazione nazionale Città del Vino, con oltre 500 comuni in tutta Italia, abbia un valore aggiunto concreto in termini di opportunità nell’enoturismo con importanti ricadute nel territorio. Per i 145 sindaci intervistati essere Città del Vino significa promuovere e valorizzare al meglio il vino e la sua cultura, essere all’interno di una rete, di un progetto condiviso per poter creare strategie di marketing turistico».

Denis Pantini, Responsabile Agrifood e Roberta Gabrielli, Head of Marketing e Business Processes di Nomisma-Wine Monitor: «Le cantine, anche quelle di più piccole dimensioni, hanno accelerato negli ultimi anni il percorso di ampliamento di esperienze enoturistiche offerte, spaziando su dimensioni trasversali, dalla ristorazione alla ricettività, mettendo al centro la natura e il benessere. Lo spirito imprenditoriale, da sempre legato al vino, è così stato messo al servizio dei desiderata degli enoturisti. La soddisfazione di questi ultimi non può prescindere dall’esperienza complessiva vissuta sul territorio e in cantina, ed è proprio questa considerazione che ancora più che in passato pone al centro il ruolo della formazione sull’enoturismo. Il percorso da seguire è delineato, la sfida per le associazioni, le amministrazioni coinvolte e le cantine - in primis - è accrescere lo sviluppo di competenze, da quelle tecniche a quelle relazionali e di customer care; il fine, avere un enoturista che sceglie di tornare e di consigliare l’esperienza vissuta».

 

Apre il laboratorio di cioccolateria artigianale all'interno del carcere femminile di Pozzuoli

 




Partita dalla produzione di caffè la cooperativa Lazzarelle inaugura il laboratorio di cioccolateria all’interno del carcere femminile di Pozzuoli (Na).
🐣 Uova di Pasqua fondenti e a latte, dipinte a mano con motivi unici e irresistibili.
🐣 Uova di Pasqua nocciolate, disponibili sia al latte che fondenti.
🍫 Ciccolatinii nudi, con una varietà con sorprendenti gusti.
INFO E ORDINI:
da Napoli
📲 3479734249
☎️☎️ 081 3591152
Per il resto del mondo: shop online 🛒

martedì 5 marzo 2024

50 Top Pizza Asia - Pacific 2024 The Pizza Bar on 38th a Tokyo si conferma la migliore pizzeria dell'area Asia - Pacifico


50 Top Pizza Asia - Pacific 2024 The Pizza Bar on 38th a Tokyo si conferma la migliore pizzeria dell'area Asia - Pacifico. In seconda posizione Crosta Pizzeria a Makati, nelle Filippine. Terzo posto per RistoPizza a Tokyo.

Il pizzaiolo dell’anno è Yuichi Ito, di Crosta Pizzeria, nelle Filippine. 

La Pizza dell’Anno è la Provola e Pepe di Fiata by Salvatore Fiata a Hong Kong.

A Fresca, nella Valle del Giordano, va il premio One to Watch Pacific 2024. Si tratta della pizzeria più piccola del mondo, con solo 8 posti, guidata da Daniele Cason, executive chef del Mandarin Oriental Tokyo. Nel corso della cerimonia di premiazione, presentata da Imma Romano e svoltasi presso l‘Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, in Giappone, 50 Top Pizza, la più influente guida di settore del mondo pizza, ha svelato la classifica delle 50 migliori pizzerie dell’area Asia-Pacifico per il 2024.

Al secondo posto si posiziona Crosta Pizzeria, a Makati, nelle Filippine, guidata da Yuichi Ito, che si aggiudica anche il premio speciale Pizza Maker of the Year 2024 – Ferrarelle Award. A completare il podio, RistoPizza a Tokyo, la nuova apertura di Giuseppe Errichiello.

Al quarto posto Fiata by Salvatore Fiata a Hong Kong, che si è aggiudicata anche il premio Pizza of the Year 2024 – Latteria Sorrentina Award, con la sua Provola e Pepe; ad occupare il quinto posto, ex aequo, Al Taglio, di Silvio Groppelli a Sydney, e 48h Pizza e Gnocchi Bar di Michele Circhirillo e Fabio Biscaldi, a Melbourne. Quest’ultima si è aggiudicata anche il premio Best Beer Service 2024 – Peroni Nastro Azzurro Award; per la sesta posizione ci spostiamo a Auckland, in Nuova Zelanda, con Dante's Pizzeria Napoletana, guidata da Enis Baçova; la settima posizione va a Massilia a Bangkok, in Thailandia, guidata da Luca Appino e Michele Fernando, che si è aggiudicato anche il premio speciale Best Fried Food 2024 - Il Fritturista - Oleificio Zucchi Award; ancora in Giappone per l’ottava posizione, che va a Pizzeria Braceria CESARI!! a Nagoya, di Pasquale Makishima, a cui è andato anche il premio Best Dessert List 2024 – Cremoso - La Dispensa Award; nona posizione per Bottega, dei fratelli Paolo e Daniele Salvo a Pechino, in Cina; chiude la top ten Pizzeria Mazzie a Bangkok, in Thailandia, dell’americano Jon Spearman.

Il premio speciale Performance of the Year 2024 – Robo Award è andato a Spacca Napoli a Seoul in Corea del Sud, guidata da Giulio Lee, che occupa anche l’undicesima posizione; il premio Best Pasta Proposal 2024 – Pastificio Di Martino Award è andato alla pizzeria a mano di Makati, nelle Filippine, di Amado Forés, che occupa la dodicesima posizione; Il premio New Entry of the Year 2024 – Solania Award è andato a Le Parùle Baku a Baku, in Azerbaigian, guidata da Giuseppe Pignalosa; infine, il premio One to Watch 2024 - Monte Bussan Award, è stato assegnato a Fresca di Yoni Avraham, nella Valle del Giordano, in Israele. Il Green Oven 2024 – Goeldlin, riconoscimento che viene assegnato alle pizzerie con una forte attenzione alle pratiche di sostenibilità ambientale, è andato ad Al Taglio a Sydney, in Australia.

Consegnato anche il riconoscimento Pizza Community 2024 – Stefano Ferrara Forni alle dieci pizzerie di Australia e Nuova Zelanda che, nel mese di settembre 2023, hanno dato vita a 50 Top September Pizza Extravaganza, un festival che ha messo in evidenza il senso di comunità a cui 50 Top Pizza è particolarmente legato: Al Taglio a Sydney, Shop225 a Melbourne, Lil Franky Pizzeria a Sydney, Maestro Sourdough Pizza a Perth, Il Caminetto a Melbourne, Pizzeria a Melbourne, Gigi’s a Sydney, Queen Margherita of Savoy a Sydney, Dante’s Pizzeria Napoletana a Auckland,48h Pizza e Gnocchi Bar a Melbourne.

Sono 17 i diversi Paesi che rappresentano l’area Asia-Pacifico. Il paese più rappresentato è il Giappone con 13 indirizzi, seguito dall’Australia con 10 e la Thailandia con 5. Prima volta per Azerbaigian e Vietnam, ciascuno presente con una pizzeria. Tokyo si conferma la capitale della pizza di qualità nell’area Asia-Pacifico con 9 pizzerie presenti in guida.

E’ un grande onore per noi essere accolti con tanto calore a Tokyo” sottolineano i curatori Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere. “Ringraziamo l’Ambasciatore italiano in Giappone, Gianluigi Benedetti, e tutto lo staff dell’Ambasciata. Riconoscenza va anche alla professoressa Silvana De Maio - direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo - e a tutto lo staff dell’Istituto. Siamo inoltre onorati della presenza del Ministro Francesco Lollobrigida che ha salutato i migliori pizzaioli dell’Asia-Pacifico giunti a Tokyo per l’evento. La preziosa ospitalità delle istituzioni italiane in Giappone ci ha fatto sentire a casa, comprendendo la grande importanza che ha la pizza per l’agroalimentare italiano di qualità. Una guida, quella dell’Asia-Pacifico 2024 arrivata alla sua terza edizione, che ci regala sempre tanti spunti e che vede una qualità complessiva in grande aumento. Infatti, per il prossimo anno la guida sarà  ancora più completa, con almeno cento pizzerie presenti.”

Le prime 13 posizioni della classifica 50 Top Pizza Asia - Pacific 2024 entrano di diritto nelle 100 Migliori Pizzerie al Mondo, che si ritroveranno al Teatro Mercadante di Napoli il 10 Settembre. Il prossimo appuntamento con 50 Top Pizza è fissato al 17 aprile, in diretta da Rio de Janeiro, per scoprire, per la prima volta, quali saranno le migliori pizzerie dell’America Latina per il 2024.

 La Classifica Completa di 50 Top Pizza Asia - Pacific 2024

1 The Pizza Bar on 38th – Tokyo, Giappone

2 Crosta Pizzeria – Makati, Filippine

3 RistoPizza – Tokyo, Giappone

4 Fiata by Salvatore Fiata - Hong Kong, Cina

5 48h Pizza e Gnocchi Bar – Melbourne, Australia

5 Al Taglio – Sydney, Australia

6 Dante's Pizzeria Napoletana – Auckland, Nuova Zelanda

7 Massilia – Bangkok, Thailandia

8 Pizzeria Braceria CESARI!! – Nagoya, Giappone

9 Bottega – Pechino, Cina

10 Pizzeria Mazzie – Bangkok, Thailandia

11 Spacca Napoli – Seoul, Corea del Sud

12 a mano – Makati, Filippine

13 Da Susy – Gurugram, India

14 Pizza Strada – Tokyo, Giappone

15 La Bottega Enoteca – Singapore, Singapore

16 Il Caffè - Dubai, Emirati Arabi Uniti

17 BACI - Hong Kong, Cina

18 PST - Pizza Studio Tamaki – Tokyo, Giappone

19 Pizzeria da Tigre – Osaka, Giappone

20 Le Parùle Baku – Baku, Azerbaigian

21 L’OLIVA – Bangkok, Thailandia

22 Andrea Style – Taipei, Taiwan

23 Queen Margherita of Savoy – Sydney, Australia

24 Little Napoli - Hong Kong, Cina

25 MASSIMOTTAVIO – Tokyo, Giappone

26 Pizzeria Peppe – Napoli sta’ ca” – Tokyo, Giappone

27 Lil Franky Pizzeria – Sydney, Australia

28 INSIEME – Tokyo, Giappone

29 La Tripletta – Tokyo, Giappone

30 Gigi's – Sydney, Australia

31 Il Caminetto – Melbourne, Australia

32 Shop225 – Melbourne, Australia

33  Pizzeria – Melbourne, Australia

34 Five Olives – Phuket, Thailandia

35 Pizzeria e trattoria da ISA – Tokyo, Giappone

36 Pizzeria da CIRO – Kyoto, Giappone

37 Fresca - Valle del Giordano, Israele

38 Marni – Phuket, Thailandia

39 La Piedra – Gerusalemme, Israele

40 Pizzeria Cavalese – Giacarta, Indonesia

41 Lilian – Auckland, Nuova Zelanda

42 Beintema's – Bandung, Indonesia

43 Maestro Sourdough Pizza – Perth, Australia

44 Leo’s - Nuova Delhi, India

45 SOLO Pizza Napulitana - Kuwait City, Kuwait

46 Proof Pizza and Wine - Kuala Lumpur, Malesia

47 Wild Flour Italian – Taguig, Filippine

48 Margherí - Ho Chi Minh, Vietnam

49 A16 – Yokohama, Giappone

50 Top Pizza  - info@50toppizza.com


martedì 27 febbraio 2024

Vietri sul Mare 9 aprile, 100 chef per una sera. L'Unione Ristoranti del Buon Ricordo compie 60 anni

 



 L’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, la prima associazione di ristoratori nata in Italia, compie 60 anni. Fu infatti fondata nel 1964 per salvaguardare e valorizzare le tante tradizioni e culture gastronomiche italiane, che allora correvano il rischio di perdersi sotto la spinta dell’omologazione del gusto e la moda della cosiddetta cucina internazionale.

Un traguardo importante che sarà festeggiato a Vietri sul Mare in Costiera Amalfitana, dove ha sede anche la storica Ceramica Solimene, che fin dal 1964 produce i famosi piatti del Buon Ricordo che raffigurano la pietanza simbolo di ciascun locale e vengono donati come “Buon Ricordo”, appunto, di un’indimenticabile esperienza culinaria.

 Per celebrare la ricorrenza, martedì 9 aprile l’associazione organizzerà alla Marina di Vietri una grande cena, così come fece a Parma il 9 settembre 2014 in occasione del 50°compleanno. Saranno messe a tavola fino ad un migliaio di persone con una finalità assolutamente benefica: il ricavato (tolte le spese vive) sarà devoluto a due associazioni del territorio (L’Abbraccio OdV e OPEN – Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma Onlus) e gli Chef e i ristoratori presteranno la loro opera gratuitamente.

Come è nella tradizione del Buon Ricordo, a tutti i commensali sarà donato un piatto speciale appositamente realizzato, decorato a mano dalla Ceramica Artistica Solimene in edizione datata e numerata, e distribuito solo in occasione della serata.


 “Siamo davvero molto felici ed emozionati – hanno detto il presidente Cesare Carbone e il Segretario generale Luciano Spigaroli - Dopo un lungo anno di lavoro siamo finalmente arrivati alla presentazione del nostro progetto che può apparire folle ma che, anche vista l’esperienza del 2014 a Parma in occasione del 50°, testimonia che a noi del Buon Ricordo le cose banali non piacciono. Il prossimo 9 aprile saremo a Vietri per tre motivi: festeggiare le nostre nozze di diamante con la cucina della tradizione italiana, ringraziare Vietri per le splendide ceramiche che da 60 anni sono i nostri “Piatti del Buon Ricordo”, destinare donazioni il più possibile importanti a due associazioni che si occupano di chi è meno fortunato. Per questo tutti i nostri colleghi convergeranno in costiera a loro spese e lavoreranno senza percepire neppure un minimo rimborso. Vogliamo infine cogliere l’occasione per ringraziare Comune, Provincia e Regione per la disponibilità e collaborazione offerteci. Un ringraziamento particolare a tutti i colleghi della Costiera che saranno di fianco a noi in questa avventura.” Saranno oltre mille gli ospiti della serata finale.

I dettagli dell’evento

Si inizia alle 18.00 con gli accrediti, a cui seguirà una ricca degustazione di prodotti regionali a cura degli associati Buon Ricordo, che si uniranno regionalmente per dare visibilità alla propria cucina territoriale:la sede sarà l’elegante Corso Umberto I, con le varie postazioni regionali allestite nei pressi delle attività commerciali, sfruttando anche i bellissimi androni che si trovano lungo la strada.

 La Cena di gala, allestita sullo scenografico Lungomare di Vietri e protetta da una tensostruttura trasparente di 1.000 mq, prenderà il via alle ore 20,00 e sarà preparata da 100 chef del Buon Ricordo (che contribuiranno in vario modo alla realizzazione di un menu esemplare, capace di evocare la più rappresentativa tipicità della cucina italiana) in sinergia con l’Associazione Ristoratori di Vietri.

Il menù risponderà a una cucina di territorio nazionale.  La cena sarà abbinata a Franciacorta Docg.

Il dolce sarà realizzato dall’Accademia maestri del lievito madre e del panettone italiano, espressione più alta della pasticceria italiana. La conclusione della serata, con caffetteria e alta pasticceria vietrese, avrà come cornice la splendida Terrazza della Rosa dei Venti.

 Solo su prenotazione (fino ad esaurimento posti) la cena sarà riservata ad un massimo di 1.000 persone. Il menù sarà visibile su www.buonricordo.com. I biglietti sono in vendita su Vivaticket al costo di 120,00 € + diritti di prevendita.

 Curiosità: in quei giorni, la Ceramica Solimene darà vita ad una vendita straordinaria, autorizzata, dei piatti del Buon Ricordo che riposano da anni nei suoi magazzini.

 

Informazioni: Unione Ristoranti del Buon Ricordo

Tel. 0521 706514 - www.buonricordo.com - info@buonricordo.com

 L’Unione Ristoranti del Buon Ricordo è stata la prima associazione fra ristoratori nata in Italia ed è ancora oggi la più diffusa e conosciuta. 60 anni d’età, 112 insegne, di cui 11 all’estero: dal 1964 l’URBR salvaguarda e valorizza le tante tradizioni e culture gastronomiche italiane, accomunando sotto l’egida della cucina del territorio ristoranti e trattorie di campagna e di città, dal Nord al Sud. A caratterizzare ciascun ristorante, e a creare fra loro un trait d’union, è oggi come un tempo il piatto-simbolo dipinto a mano dagli artigiani della Ceramica Artistica Solimene di Vietri sul Mare dove è effigiata la specialità del locale, che viene donato agli ospiti in memoria di una piacevole esperienza gastronomica da ricordare. Nel loro insieme, i locali associati rappresentano, con la varietà straordinaria delle loro cucine, il ricchissimo mosaico della gastronomia italiana.

Contatti

 Ufficio Stampa Unione Ristoranti del Buon Ricordo

Agorà - tel. +39 0481 62385 - www.studio-agora.it - agora@studio-agora.it  

 Ufficio Stampa Comune di Vietri sul Mare

Andrea Pellegrino

andpellegrino@hotmail.it

cell. 340 069 8165

 Ufficio Stampa Distretto Turistico Costa d’Amalfi

Susy Pepe

comunicazione@distrettocostadamalfi.it

cell. 3284552799

martedì 14 novembre 2023

Brescia 14 novembre Pioggia di Stelle per la Rossa 2024, 2 nuovi Tre Stelle 5 nuovi Due Stelle, 26 nuovi Una Stella La Campania sulla vetta

 


le 26 nuove 1 stella Michelin - largo ai giovani


DUE NUOVI RISTORANTI 3 STELLE NELLA GUIDA MICHELIN ITALIA 2024 ● Con Atelier Moessmer Norbert Niederkofler e il ristorante Quattro Passi, salgono a 13 i ristoranti tre Stelle MICHELIN in Italia; 

● 5 i nuovi due Stelle e 26 le nuove una Stella MICHELIN che delineano un nuovo firmamento composto da 395 stelle distribuite in tutta la penisola

 ● 13 nuovi ristoranti hanno ricevuto la Stella Verde MICHELIN ● 

La selezione 2024 comprende un totale di 1986 ristoranti #GUIDAMICHELINIT #MICHELINSTAR24 La 69^ edizione delle Guida MICHELIN è stata svelata alle porte della Franciacorta nel corso di una cerimonia eccezionale presentata da Federica Fontana alla quale hanno partecipato oltre 500 invitati tra i quali ristoratori, professionisti e studenti provenienti da tutta Italia. La selezione di ristoranti 2024 della Guida MICHELIN Italia celebra una gastronomia italiana ricchissima, piena di vitalità, promossa da molti giovani talenti e una ristorazione impegnata e sostenibile radicata in tutta la penisola. Si tratta dell’edizione dei record: la Guida MICHELIN Italia fa il bis di novità tre Stelle MICHELIN, celebra cinque nuovi ristoranti due Stelle MICHELIN, dei quali due ricevono la doppia Stella in un solo colpo, e si arricchisce di 26 ristoranti con una Stella MICHELIN In totale, la selezione di ristoranti della Guida MICHELIN Italia 2024 comprende 395 ristoranti Stellati. 

“Quest’anno gli ispettori hanno assegnato 33 nuove Stelle MICHELIN, tra le quali spiccano due nuovi tre Stelle che entrano nel Olimpo della gastronomia mondiale: i ristoranti Quattro Passi e Atelier Moessmer.” ha commentato Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale delle Guide MICHELIN, “La selezione 2024 della Guida MICHELIN Italia racchiude 395 ristoranti stellati, un nuovo record per la penisola, che sottolinea quanto la tradizione della cucina italiana e l’innovazione siano un connubio perfetto per esperienze culinarie eccezionali, ricche di emozioni, storia e convivialità”. 

GUIDA MICHELIN 2 RISTORANTI RICEVONO LE PRESTIGIOSE 3 STELLE MICHELIN 

Atelier Moessmer Norbert Niederkofler, Brunico, (BZ). Nella nuova sede ospitata all’interno di una villa storica restaurata, lo chef Niederkofler rimane coerente al suo mantra di “cook the mountain”, una formula per la quale in tavola finiscono solo i migliori ingredienti delle montagne e delle valli circostanti, direttamente dai produttori e dagli agricoltori che rispettano i loro cicli naturali per preservarne i sapori e gli elementi nutrienti. Un piatto che ha colpito gli ispettori, perché in grado di tradurre questa filosofia con sorprendente forza al palato, è il risotto con robiola, tuorlo d’uovo grattugiato e il crescione. Un piatto aromatico, intenso, pungente quasi a ricordare la parte aromatica del rafano ma senza l’eccessiva spinta piccante, piacevolmente equilibrato: una ricetta geniale. 

Quattro Passi, Nerano, Napoli, (NA). Tornano a splendere le tre Stelle MICHELIN anche in Campania, a Nerano, dove la penisola sorrentina si assottiglia puntando verso Capri, trovando il tempo di rallentare la corsa per creare una delle baie più romantiche della costa. In quest’angolo di paradiso il Quattro Passi aprì 40 anni fa: la conquista delle due stelle fu opera dello chef Tonino Mellino che da qualche anno ha ceduto il timone al giovane figlio Fabrizio, che ha compiuto l’ultimo passo per entrare nell’olimpo della ristorazione mondiale. Il suo tocco ha elevato la cucina campana e mediterranea a livelli di sorprendente raffinatezza, stile e sensibilità. Tra i piatti che hanno colpito gli ispettori le linguine alla Nerano, fusillone ai ricci di mare, l’agnello Laticauda e la pasticceria salata: si passa dalla tradizione alla modernità senza mai perdere la via del puro gusto attraverso il rispetto degli ingredienti e la perfezione delle cotture. 

Oltre alle due new entry nella famiglia dei 3 Stelle MICHELIN, i Ristoranti che “valgono il viaggio” in Italia e confermano le 3 Stelle, sono: Villa Crespi Orta San Giulio (NO), Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Uliassi a Senigallia (AN) ed Enrico Bartolini al MUDEC a Milano. 

5 NUOVI RISTORANTI 2 STELLE MICHELIN NELLA GUIDA ITALIA 2024 La cerimonia, presentata da Federica Fontana e trasmessa in live streaming, è stata un susseguirsi di emozioni: 33 nuove Stelle in totale che hanno interessato 12 regioni delle quali 5 new entry nella categoria dei due Stelle MICHELIN, ovvero i ristoranti che valgono la deviazione due dei quali ricevono il riconoscimento doppio d’emblèe in questa edizione: Verso, chef Mario e Remo Capitaneo, Milano (MI) Dal nulla a 2 Stelle! Una cucina inclusiva, aperta che accoglie al suo interno la sala e che propone piatti che per gli ispettori della Guida sono stati un formidabile exploit. Tra questi l’animella, ricci di mare, salsa bernese al caffè e acetosella, un piatto che lo chef rifinisce e spiega in sala con dovizia di particolari tecnici. Ha sorpreso l’equilibrio tra caffè ed i ricci: impensabile alla lettura, indescrivibile al palato. 

La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti, Serralunga d'Alba (CN) Il nuovo ristorante ospitato all’interno dell’albergo Il Boscareto riceve a pochi mesi dall’apertura 2 Stelle, grazie alla brigata capitanata dallo chef Michelangelo Mammoliti. Nello straordinario giacimento gastronomico e paesaggistico delle Langhe, Mammoliti riprende il suo personale viaggio attraverso la cucina dei ricordi, con l’amatissimo mondo vegetale come straordinario alleato e diversi spunti di esperienze più esotiche. Un piatto che ha sorpreso gli Ispettori è la parmigiana di agnello: creativo e delizioso, perfetto grazie al jus sapido ed aromatico. 

Andrea Aprea, chef Andrea Aprea, Milano (MI) Lo chef, campano d’origine e milanese d’adozione, già bi-stellato al ristorante Vun, riversa tutto il suo talento e la sua esperienza nell’omonimo ristorante meneghino nel quale propone piatti moderni, da sapori netti e decisi, privi di compromessi. Un suo classico? Il tortello di ricotta di bufala con ristretto di ragout napoletano: una esplosione di sapori. 

George Restaurant, chef Domenico Candela, Napoli (NA) Roof-garden del Grand Hotel Parker’s, da qui la vista domina Napoli e il suo Golfo come in una cartolina. Ma è il talento di Domenico Candela a rubare presto la scena: forte delle sue origini campane e delle esperienze francesi, il cuoco sposa queste due straordinarie scuole gastronomiche in creazioni contaminate, come il Soufflé alla nocciola, frutto della passione, gelato al caramello, dessert d’ispirazione francese con la nocciola a rappresentare il Belpaese. 

Piazzetta Milù, chef Maicol Izzo, Castellammare di Stabia (NA) Nella più autentica tradizione familiare, Piazzetta Milù è passata dalle mani dei genitori a quelle dei figli, dalla pizzeria all’attuale ristorante gourmet. Tre fratelli, due in sala, Valerio ed Emanuele e Maicol in cucina. Quest’ultimo un vero talento, audace nell’inseguire il suo sogno di una cucina personale che si snoda lungo un menu degustazione a sorpresa, dove trovare la Campania, ingredienti d’altrove e molta creatività. Una nota originale dello chef è quella di proporre un viaggio gastronomico che ruota intorno ad un ingrediente, giocando su accostamenti e tecniche di cottura che esaltano il gusto, come è capitato agli ispettori con il peperone nel menù estivo presentato dapprima come uno speck, glassato, e con la banana, per una tarte tatin memorabile. Queste caratteristiche sono state determinanti anche per l’assegnazione di un ulteriore riconoscimento: MICHELIN Special Award Young Chef 2024, offerta da Lavazza. 

Sono 26 le novità una Stella MICHELIN. Tra queste, l’assegnazione della Stella al Bluh Furore, ristorante in Costiera Amalfitana, affidata ad Enrico Bartolini che ne ha definito la linea gastronomica, interpretata dallo chef Vincenzo Russo, classe 1995 che ha lavorato nella cucina di Antonino Cannavaciuolo. 

Tre nuove Stelle MICHELIN a ristoranti guidati da chef donna: Casa Mazzucchelli (Aurora Mazzucchelli) che riconquista la Stella MICHELIN, Ada (Ada Stifani) a Perugia e Wood (Amanda Eriksson) alle pendici del monte Cervino. 

 Alici Amalfi Salerno CAMPANIA 

Bluh Furore Furore Salerno CAMPANIA 

Un Piano nel Cielo Praiano Salerno CAMPANIA 

Casa Mazzucchelli Sasso Marconi Bologna EMILIA ROMAGNA 

Orma Roma  LAZIO 

Il Marin Genova LIGURIA 

Vignamare Andora Savona LIGURIA 

*Contrada Bricconi Oltressenda Alta Bergamo LOMBARDIA 

Horto Milano LOMBARDIA 

Il Fagiano Fasano del Garda Brescia LOMBARDIA 

La Coldana Lodi  LOMBARDIA 

*Sui Generis. Saronno Varese LOMBARDIA 

*Cortile Spirito Santo Siracusa  SICILIA 

Crocifisso Noto Siracusa SICILIA *

Votavota Marina di Ragusa Ragusa SICILIA 

Il Visibilio Castelnuovo Berardenga Siena TOSCANA 

**La Magnolia Forte dei Marmi Lucca TOSCANA 

Osmosi Montepulciano Siena TOSCANA 

**Saporium Firenze TOSCANA 

Dolomieu Madonna di Campiglio Trento TRENTINO 

Ada Perugia UMBRIA 

*Elementi Torgiano Perugia UMBRIA 

UNE Capodacqua Perugia UMBRIA 

Wood Breuil Cervinia Aosta VALLE D'AOSTA 

NIN Brenzone sul Garda Verona VENETO 

**Vite Lancenigo Treviso VENETO 

* under 35 ** under 30 Tra le 33 novità, sono 11 gli chef con età uguale o inferiore ai 35 anni (4 dei quali con età uguale o under 30). Tra i giovani chef Fabrizio Mellino (33) neo-tre stelle del ristorante Quattro passi e Maicol Izzo (31), nuovo due stelle e premio speciale Young Chef by Lavazza. 

 13 NUOVE STELLE VERDI La 69^ edizione della Guida MICHELIN ha assegnato 13 nuove stelle verdi, che portano il totale dei ristoranti in Italia con questo emblema a 58. Atelier Moessmer Norbert Niederkofler Brunico (BZ) Trent. Alto Adige Dal Pescatore Runate, Canneto (MN) Lombardia Hyle San Giovanni in Fiore (CS) Calabria Oasis - Sapori Antichi Vallesaccarda (AV) Campania Horto Milano Lombardia Saporium Firenze Firenze Toscana Saporium Chiusdino (SI) Toscana Vespasia Norcia (PG) Umbria Il Piastrino Pennabilli (RN) Emilia-Romagna La Cerreta Osteria Sassetta (LI) Toscana Coltivare La Morra (CN) Piemonte Grow Restaurant Albiate (MB) Lombardia Radici San Fermo della Battaglia (CO) Lombardia 

4 I PREMI SPECIALI MICHELIN NELLA SELEZIONE ITALIANA 2024 AI QUALI SI AGGIUNGE IL NUOVO PREMIO “PASSION DESSERT” 

▪ MICHELIN SPECIAL AWARD YOUNG CHEF 2024 offerto da Lavazza, assegnata a Maicol Izzo, ristorante Piazzetta Milù, Castellammare di Stabia, NA. 

▪ MICHELIN SPECIAL AWARD SERVIZIO DI SALA 2024 offerto da Intrecci – Alta Formazione di Sala assegnato a Federica Gatto, ristorante Cetaria, Baronissi, SA. 

▪ MICHELIN SPECIAL AWARD CHEF MENTOR 2024 offerto da Blancpain, assegnato a Gaetano Trovato, ristorante Arnolfo, Colle di Val d’Elsa, SI. 

▪ MICHELIN SPECIAL AWARD SOMMELIER 2024 offerto dal Consorzio del Vino Franciacorta, assegnato a Marzio Lee Vallio, ristorante Esplanade, Desenzano sul Garda, BS. 

In questa edizione, e per la prima volta in Italia, è stato conferito il premio “Passion Dessert” ai ristoranti che offrono un’esperienze meritevole di un riconoscimento per l’alta qualità della proposta dei dessert. 

GUIDA MICHELIN PREMIO PASSION DESSERT 2024 offerto da Molino Dallagiovanna: Riccardo Monco ENOTECA PINCHIORRI Firenze Davide Guidara I TENERUMI Eolie / Salina, ME Gian Piero Vivalda ANTICA CORONA REALE Cervere, CN Francesco Marchese FRE Monforte D'Alba, CN Nicola Portinari LA PECA Lonigo, VI Gaetano Trovato ARNOLFO Colle di Val D'Elsa, SI Angelo Sabatelli SABATELLI Putignano, BA Matteo Metullio - Davide De Pra HARRY’S PICCOLO Trieste 

LE STATISTICHE DELLA GUIDA MICHELIN ITALIA 2024 

• REGIONI La regione con le novità Stellate più importanti è la Campania, con 1 tre Stelle, 2 due Stelle e 3 una Stella MICHELIN, 6 ristoranti in totale. 

Prima per dinamismo la Lombardia con 7 novità (2 due Stelle, 5 una Stella), mentre al terzo posto troviamo la Toscana con 4 novità una Stella MICHELIN. 

Nella classifica delle Stelle MICHELIN per regioni, la Lombardia mantiene la leadership con 60 ristoranti (3 tre Stelle, 6 due Stelle, 51 una Stella), la Campania si conferma al secondo posto con 51 ristoranti, (1 tre Stelle, 8 due Stelle, 42 una Stella), mentre sul terzo gradino del podio troviamo la Toscana con 41 ristoranti (1 tre Stelle,5 due Stelle,35 una Stella). Scivola in quarta posizione il Piemonte con 40 ristoranti (2 tre Stelle,4 due Stelle,34 una Stella), mentre conferma il quinto posto il Veneto con 32 ristoranti Stellati (1 tre Stelle, 4 due Stelle, 27 una Stella). 

• PROVINCE Nella classifica delle province tra le Top 5 troviamo due città campane : Napoli che si conferma al vertice con 29 ristoranti (1 tre Stelle, 7 due Stelle, 21 una Stella) e per la prima volta Salerno, in quarta posizione con 18 ristoranti (2 due Stelle, 16 una Stella), preceduta da Bolzano che conquista la seconda posizione con 21 ristoranti (1 tre Stelle, 3 due Stelle, 17 una Stella) e Milano che con 19 ristoranti Stellati (1 tre Stelle, 4 due Stelle, 14 una Stella) scivola in terza posizione. La capitale, Roma, è al quinto posto con 17 ristoranti Stellati (1 tre Stelle, 3 due Stelle, 13 una Stella). 

• BIB GOURMAND Nella classifica dei Bib Gourmand per regioni, l’Emilia-Romagna si conferma al primo posto con 34 ristoranti. Alle sue spalle la Lombardia (29 ristoranti), seguita dal Piemonte (28 ristoranti) e dalla Toscana (26 Bib Gourmand). Al quinto posto il Veneto con 20. 

GUIDA MICHELIN Il panorama della Guida MICHELIN Italia 2024: 13 ristoranti (2 novità) 40 ristoranti (5 novità) 342 ristoranti (26 novità) 58 ristoranti (13 novità) 257 ristoranti (29 novità) 1334 ristoranti (151 novità) Per un totale di 1986 ristoranti nella selezione 2024. La selezione Italia 2024 della Guida MICHELIN sarà disponibile gratuitamente sull’app e il sito web dalle ore 20.00 del 14 Novembre. 

L’edizione cartacea sarà disponile nelle migliori librerie a partire dal 12 di dicembre. 

martedì 24 ottobre 2023

Svelata la classifica 50 Top Italy 2024 Cucina d'Autore: Zia Restaurant a Roma è il miglior ristorante d'Italia

 

50 TOP ITALY 2024: ZIA RESTAURANT DI ANTONIO ZIANTONI A ROMA È IL MIGLIOR RISTORANTE DI CUCINA D’AUTORE IN ITALIA
 

Al secondo posto Dina, di Alberto Gipponi, a Gussago. Al terzo posto DaGorini, di Gianluca Gorini, a San Piero in Bagno.

Il Lazio è la regione più rappresentata con 7 locali, seguita dalla Campania con 6 e dalla Toscana con 5.


Zia Restaurant di Antonio Ziantoni, a Roma, è il miglior ristorante di Cucina d’Autore in Italia per 50 Top Italy, la guida online del meglio del Made in Italy dentro e fuori dai confini nazionali. Al secondo posto Dina di Alberto Gipponi, a Gussago. Al terzo posto DaGorini di Gianluca Gorini, a San Piero in Bagno. Quarta posizione per Antica Osteria Nonna Rosa di Peppe Guida, a Vico Equense; quinta posizione per Marotta Ristorante di Domenico Marotta, sempre in Campania ma a Squille, provincia di Caserta; sesta posizione per Condividere, a Torino, con alla guida Federico Zanasi; settima posizione per Villa Maiella a Guardiagrele, della famiglia Tinari; ottava posizione per Abbruzzino, guidato da Luca Abbruzzino, a Catanzaro; nona posizione per il Gambero Rosso a Marina di Gioiosa Ionica, della famiglia Sculli. A chiudere le prime dieci posizioni Abocar Due Cucine a Rimini, di Mariano Guardianelli. Il Lazio è la regione più rappresentata con 7 locali, seguita dalla Campania con 6 e dalla Toscana con 5.

Il segmento della Cucina d’Autore – spiegano i tre curatori della guida Barbara GuerraLuciano Pignataro e Albert Sapere – è formato da quei ristoranti in cui si può vivere una grande esperienza gastronomica, con una spesa contenuta, nel nostro caso con poco più di cento euro a persona come spesa massima. Una cucina gastronomica che spesso ha prezzi troppo importanti e fuori dalla portata dell’italiano medio. Dunque volevamo mettere in luce quei ristoranti che hanno un’attenzione ai clienti sul prezzo, senza lesinare su materia prima, creatività e accoglienza.” Un format agile e diretto, quello di 50 Top Italy, che mette in luce un elemento fondamentale per i clienti, quello della spesa e, proprio in base alla spesa, è redatta la guida dei ristoranti, dividendoli per fasce di prezzo. La scorsa settimana è stata presentata la guida delle Trattorie e Bistrò Moderni contenente 118 indirizzi; il 6 novembre, sarà la volta dei Grandi Ristoranti, ossia quelli senza limite di spesa; il 29 novembre, verranno presentati i 100 migliori ristoranti in contesti di ospitalità alberghiera. La pubblicazione della guida terminerà con il Gran Galà della Cucina Italiana, presentato da Federico Quaranta, martedì 12 dicembre al Teatro San Babila di Milano, dove dal vivo verranno consegnati tutti i premi speciali e scopriremo anche quali sono i 50 Migliori Ristoranti Italiani nel Mondo (fuori dall’Italia).

La Classifica

  1. Zia Restaurant – Roma, Lazio
  2. Dina – Gussago (BS), Lombardia
  3. daGorini – San Piero in Bagno (FC), Emilia-Romagna
  4. Antica Osteria Nonna Rosa – Vico Equense (NA), Campania
  5. Marotta Ristorante – Squille (CE), Campania
  6. Condividere – Torino, Piemonte
  7. Villa Maiella – Guardiagrele (CH), Abruzzo
  8. Abbruzzino – Catanzaro, Calabria
  9. Gambero Rosso – Marina di Gioiosa Ionica (RC), Calabria
  10. Abocar Due Cucine – Rimini, Emilia-Romagna
  11. Re Santi e Leoni – Nola (NA), Campania
  12. Dalla Gioconda – Gabicce Monte (PU), Marche
  13. Cannavacciuolo Bistrot Torino – Torino, Piemonte
  14. Damini Macelleria & Affini – Arzignano (VI), Veneto
  15. Oasis Sapori Antichi – Vallesaccarda (AV), Campania
  16. Acqua Pazza – Ponza (LT), Lazio
  17. Antica Corte Pallavicina – Polesine Parmense (PR), Emilia-Romagna
  18. Il Tiglio – Montemonaco (AP), Marche
  19. L’Asinello – Castelnuovo Berardenga (SI) , Toscana
  20. Ristorante Giglio – Lucca, Toscana
  21. Retrobottega – Roma, Lazio
  22. al Metrò – San Salvo Marina (CH) , Abruzzo
  23. L’Arcade – Porto San Giorgio (FM), Marche
  24. L’Acciuga – Perugia, Umbria
  25. Casa Rapisarda – Numana (AN), Marche
  26. Casa Sgarra – Trani (BT), Puglia
  27. Mater1apr1ma – Pontinia (LT), Lazio
  28. Luigi Lepore – Lamezia Terme (CZ), Calabria
  29. Essenza – Terracina (LT), Lazio
  30. Pulejo – Roma, Lazio
  31. Balzi Rossi – Ventimiglia (IM), Liguria
  32. Quintessenza Ristorante – Trani (BT), Puglia
  33. Hostaria Ducale – Genova, Liguria
  34. Locanda Perbellini al Mare – Montallegro (AG), Sicilia
  35. Fattoria delle Torri – Modica (RG), Sicilia
  36. Suscettibile – Salerno, Campania
  37. Bottega Culinaria – San Vito Chietino (CH), Abruzzo
  38. 28 Posti – Milano, Lombardia
  39. Vitium – Crema (CR), Lombardia
  40. Osteria della Brughiera – Villa d’Almè (BG), Lombardia
  41. Zum Löwen – Tesimo (BZ) , Trentino-Alto Adige
  42. Modì – Torregrotta (ME), Sicilia
  43. Delicato – Contigliano (RI), Lazio
  44. Gardenia – Caluso (TO), Piemonte
  45. Limu Restaurant – Bagheria (PA), Sicilia
  46. Paca Ristorante – Prato, Toscana
  47. Ristorante Mater – Poppi (AR), Toscana
  48. UNE – Foligno (PG), Umbria
  49. Terramira – Capolona (AR), Toscana
  50. President – Pompei (NA), Campania