Mentre l'Unesco valuta il riconoscimento dell'Arte dei pizzaioli
napoletani, l'organizzazione di Expo ignora la vera pizza
Inserita nella "Settimana internazionale del pomodoro",
sabato 20 giugno arriva all'Expo di Milano un'iniziativa dedicata alla pizza.
Le intenzioni dell'organizzazione potrebbero sembrare nobili: celebrare
una delle eccellenze partenopee, riconosciuta e amata come simbolo indiscusso
della Dieta Mediterranea nel mondo ma, nei fatti, l'evento si traduce in
un'enorme tavolata per migliaia di persone che certamente non avranno modo di
approfondire ed apprezzare le caratteristiche uniche, tipiche della vera pizza
napoletana.Risulta in antitesi con il discorso sulla qualità e sulla
riconoscibilità dell'immagine, il tentativo di entrare nel Guinness dei
Primati preparando, un nastro di pasta condito lunga un chilometro e mezzo
chiamato impropriamente pizza, che poco si coniuga con la filosofia delle due
associazioni principali AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana) e APN
(Associazione Pizzaioli Napoletani) impegnate 365 giorni all'anno a divulgare i
principi e la cultura della vera pizza napoletana nel mondo.