sabato 28 febbraio 2015

Napoli 28 febbraio, breaking news: è Andrea D’Ambra il Presidente del nuovo Consorzio di Tutela Campi Flegrei Ischia e Capri


Andrea D'Ambra (foto by E.Rando)

le vigne a Ischia

E’ di poche ore  la notizia dell’elezione di Andrea D’Ambra, enologo, studioso e titolare della storica "Casa D’Ambra dal 1880", a presidente del nuovo consorzio allargato della vini-viticoltura della provincia di Napoli con le doc Ischia ( tra le più antiche denominazioni d’Italia), Campi Flegrei e Capri, "Consorzio di Tutela campi Flegrei Ischia e Capri." La percentuale dei voti ha sfiora l’unanimità, nell’ assemblea riunitasi ieri 27 febbraio presso le cantine Babbo a Bacoli (Na). Ischia e i Campi Flegrei sono la culla della viticoltura mediterranea e mondiale.Nasce finalmente – ha dichiarato Andrea D’Ambra, intervistato al telefono – una solida e nuova realtà che accomuna territori omogenei per caratteristiche, problematiche, capacità produttiva, parcellizzazione dei vigneti e molti altri aspetti. Il territorio dell’ Isola verde  entra nel Consorzio con oltre 300 viticoltori  e cinque cantine: D’Ambra, Pietratorcia, Agricola Tommasone, Agricola San Domenico e Punta Chiarito.
A Capri la viticoltura è in netta ripresa, prosegue D’Ambra, con voglia di crescere per tornare agli splendori di un tempo e valenti vignaioli imprenditori che si sono messi in gioco. I Campi Flegrei, la doc rappresentativa dei vini di Napoli, entrano con il Consorzio di Tutela già presieduto da Michele Farro  e titolare dell’omonima cantina –  nominato Vice Presidente pro-tempore, entrano con oltre 100 viticoltori e una quarantina di aziende espressione fortemente territoriale del bacino vulcanico che si estende dalle colline metropolitane fino ai comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, etc.
Michele Farro

I suoli di matrice vulcanica sono il nostro marcatore comune che fa la differenza nel bicchiere.  Tengo a sottolineare l’importanza storica della nascita di un forte soggetto nel panorama domestico e spero – presto anche internazionale, grazie alla qualità dei vini e delle uve prodotte dai soci. In un momento difficile per l’Isola d’Ischia che ha visto un andamento altalenante per l’annata 2014 con vini che quest’anno si presenteranno senz’altro più “aspri” e che avranno bisogno di tempi d’imbottigliamento e riposo senz’altro più lunghi”, la nascita di una voce comune con la significativa partecipazione di quasi 500 viticoltori, è un segnale importante per dare sprint al processo di rinnovamento, nel solco della tradizione vinicola dei territori, del comparto, che da ora in poi, non potrà più essere sottovalutato e dovrà essere ascoltato nelle sedi istituzionali e partecipare alle manifestazioni più significative tenendo bene in mente che al centro dell’interesse del nuovo consorzio c’è la volontà di supportare e risolvere le problematiche e le criticità viticole comuni ai due territori.
antiche vigne nel cuore dei Campi Flegrei

i controlli sono stati per tre anni affidati all’Ismecert che si sta muovendo per tempo rispetto a prelievi,autorizzazioni etc. Da sempre, le vigne e coloro che con fatica le coltivano sono il fulcro della nostra identità, l’arma che ci consente di comunicare e competere, distinguendoci per le uniche e non replicabili caratteristiche dei nostri terreni”. 

La matrice vulcanica in Campania accomuna anche altri significativi territori come quello della Doc Vesuvio che, - ci auguriamo, possa presto accomunarsi al nuovo progetto del nascente consorzio, conferendo così nuovi impulsi, unità e identità comune alla viticoltura campana.


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